Per di piu gli imponenti lavori minerari, ad esempio ambedue gli autori sempre descrivono traendoli da Agatharchide, la percepibile moltitudine di comunita impiegata addirittura costretta all’estrazione ed appela procedimento dell’oro, richiedevano conseguentemente un potente insediamento residenziale e delle strutture logistiche non indifferenti, il ad esempio corrisponde bene all’insediamento di Deraheib per i suoi imponenti lavori minerari a l’estrazione dell’oro, cosi al luogo di Berenice Pancrisia anche alle rovine della casa di Alachi. Che la cava ambrato descritta da Agatharchide, e di conseguenza da Diodoro Siculo anche da Fozio, debba logicamente essere nell’Uadi Allaki (ovvero Allaqui, Ollaki, Ollaqui) e oso geografo J. B.B. Linant de Bellefonds (1836), che razza di ex il originario viaggiatore a percorrere il Asociale Nubiano e, pure relativamente l’Uadi Allaki, da Ed. Per. Floyer (1892), da S.
Newbold (1930-34; 1948), da Ed
C. Dunn (1911), da D. A. Budge-Wallis (1907), bensi soprattutto da S. M. Burstein nel adatto considerato commento appela riproduzione dell’opera di Agatharchide (Agatharchides, 1989: 15, 26, 29, 59-60, 62, 65 anche 67). Tutto corrente non puo quale confermare successivamente l’identificazione del situazione con la sede tolemaica di Berenice Pancrisia, particolarmente in adempimento del bene che tipo di il suo nomina minerario e abitativo e di gran lunga il piuttosto immenso di insieme il sbocco dell’Uadi Allaki ancora dell’intero Solitario Nubiano. Diversi secoli appresso, al-Huwarizmi, autorevole geografo-astronomo arabo appela filo degli Abbasidi, scrisse nell’830 circa per serenita del califfo al-Ma’mun, rifacendosi soprattutto alle fonti del geografo alessandrino Claudio Tolomeo con proprio potesta, ma attingendo addirittura da altre fonti in questo luogo perdute, un’importante allevamento geografica addirittura disegno, verso fiducia dello uguale sultano, indivis grande mappamondo, oppure una evidente carta geografica, del umanita ancora dell’universo dunque pubblico, opera adesso perduta, ciononostante di cui ci dura non molti scritto tramandateci da copisti della degoutta produzione d’epoca dietro.
Entro queste sinon trova un’interessante carta del andirivieni del Nilo comprendente il “Paese dei Bogah” (ovvero dei Beja) del Deserto Del levante anche Nubiano, il cui tenero di al-Huwarizmi, quale doveva per forza risiedere ben piu inquadrato, e malauguratamente andato perso. Il geografo arabo, descrivendo nella coula elaborazione geografica quel deserto per est del Nilo, posiziono aborda latitudine tolemaica (la altitudine non e fattibile estrapolarla a motivo dell’elevato sbaglio della lungometraggio geografica tolemaica) di 21° 45? N, quella come chiama la “Giacimento dell’oro” (“Ma’din ad-dahab“). La stessa condizione e riportata dal geografo moro Ibn Yunus, quale opero aborda amoreggiamento del sultano al-Hakim circa il 1000, durante il fama paragone di Ma’din adh-dhahab. Poiche la spiegazione delle posizioni riferite alle coordinate tolemaiche non e no subordinato ai 5?, possiamo vagliare che razza di la circostanza cosi compresa frammezzo a i 21° 40? di nuovo i 21° 50? N.
Dunque l’errore di ascissa con la dislocazione di 21° 56,9’N 35° 08,6’E, riferita che sta per finire meridione delle rovine della citta, risulta di chants 7?, equivalenti percio per scarso ancora di 12 km sopra linea d’aria, avvenimento proprio fantastico per un’opera geografica sia antica; circostanza ad esempio ovviamente al-Huwarizmi copio da insecable libro sciupato, qualora essa non esiste nei testi di Claudio Tolomeo pervenutici. E la scrittura che tipo di correda il manoscritto di al-Huwarizmi difeso verso Strasburgo mostra la stessa “Pozzo dell’oro dei Boga”, posizionata dentro del Solitario Ortodosso anche diligentemente situata tanto verso levante di Aswan. Questa stessa casa, situata concretamente nella corretta condizione mediante cui abbiamo astuzia le rovine, che tipo di si e appunto ricordato e indubbiamente segnata sulle addenda carte per stampa dei geografi occidentali, dal 1500 per ulteriormente, col toponimo evidente di “Alachi”, per allontanarsi da Gastaldi, Ortelio, Hondio di nuovo Mercatore con ulteriormente, che tipo di certamente attinsero alle fonti dei precedenti geografi arabi.